ll modo in cui percepiamo la montagna riflette una condizione individuale e, al tempo stesso, sociale. Il ciclo Mount in/out Side tematizza questo punto di vista, muovendosi lungo un asse storico alle radici della visione e della rappresentazione della montagna. Nel corso delle epoche la percezione della montagna si è modificata insieme alla cultura. In particolare il Medioevo, l'Illuminismo e il Romanticismo hanno rappresentato delle tappe fondamentali in questo percorso, i cui universi di valori sono ancora rintracciabili e compresenti nella nostra cultura ma in forte tensione fra loro. Oggi non consideriamo più la montagna come un luogo inaccessibile e inospitale e il nostro rapporto con la natura è disincantato. Tuttavia si assiste a una rivalutazione di sentimenti e atteggiamenti verso la montagna, ritenuta da molti un' esperienza interiore e spirituale. Ma la montagna si trova oggi ad affrontare le conseguenze dello sviluppo socio-economico degli ultimi decenni e il perdurare di una mentalità utilitaristica legata al turismo di massa. Le opere cercano di interpretare questo conflitto fra una visione interiore e una più spregiudicatamente oggettiva, attraverso l'uso di differenti registri espressivi.