Il Medioevo è stato permeato da una visione magico-simbolica della natura. Le foreste e le montagne rimandavano al lato oscuro e selvaggio della natura umana e per questo temute e evitate. La tradizione umanistica occidentale, discostandosi da quella orientale, ha teorizzato il dualismo uomo-natura, intesi come entità separate e discordanti. L’inizio di questo cambiamento di prospettiva viene storicamente attribuito a Petrarca, il quale a metà del Trecento avrebbe per primo asceso una montagna – il Mont Ventoux – spinto da un desiderio di scoperta e di ricerca interiore. I contrasti tra punti di vista razionalisti e visioni trascendentali permangono ancora oggi provocando lacerazioni in vari ambiti della conoscenza.